Sport e apprendistato: ecco come affrontarlo

Lavorare e frequentare le lezioni, allenarsi e disputare le partite, poco tempo libero: questo è il pane quotidiano di chi pratica sport a livello agonistico e al tempo stesso svolge un apprendistato. Derin Degirmenler è apprendista presso AXA e gioca nel FCZ. In questa intervista ci racconta la sua vita. 

Dare il massimo nello sport e nel lavoro: è possibile? Molti giovani talenti vogliono proseguire la loro carriera sportiva pur non rinunciando alla propria carriera professionale. Una solida formazione professionale e concludere con successo l’apprendistato: sono aspetti molto importanti anche per la calciatrice professionista Derin Degirmenler. Presso AXA svolge un regolare apprendistato di commercio e parallelamente si allena ogni giorno.

Derin, come hai iniziato a giocare a calcio?  

Siamo una famiglia molto sportiva. Mio padre era allenatore di calcio qui a Rüti e anche mia sorella giocava a calcio. Per questo motivo ero sempre sul campo di calcio e volevo giocarci anche io. Ma mi piacciono anche altri sport, come il padel o il basket. 

Quali sono state le principali tappe della tua carriera? 

All’età di 11 e 12 anni ho potuto allenarmi una volta alla settimana con i ragazzi del Footeco [Footeco = interfaccia tra calcio infantile e calcio di livello juniores, n.d.r.] a Lachen. Dall’estate del 2019 sono stata parte integrante della squadra per due anni, con quattro allenamenti e una partita a settimana. Con i ragazzi ho imparato a giocare in modo più aggressivo e ad affermarmi nel gioco veloce. 

A 15 anni sono passata alle calciatrici dello Zurigo Under 17 e poco dopo sono passata agli Under 19 dove sono rimasta per due anni. Poi è arrivato il momento in cui sono passata alla prima squadra e ho firmato il mio primo contratto da professionista. 

Altrettanto significative sono state le esperienze all’estero. Nella nazionale Under 16 abbiamo avuto la prima partita internazionale in Scozia e alcuni tornei internazionali. Il confronto con giocatrici provenienti dall’estero mi aiuta a crescere professionalmente.  

Qual è stata la decisione migliore che hai preso finora?  

Il passaggio a un club professionistico, all’FC Zürich. Da quel momento ho avuto un obiettivo preciso nel club: la prima squadra femminile. Potevo osservarli tutti i giorni e ricavarne molti consigli. Inoltre giocavo quasi ogni fine settimana, ottenendo così molti minuti di gioco, cosa che per un po’ mi era mancata a Rapperswil. E se ci si fa male, in un club così grande si viene assistiti e supportati molto bene. 

… e qual è stato l’evento clou della tua carriera calcistica finora?  

Ce ne sono stati parecchi. L’esordio in prima squadra con le ragazze dell’FC Zurigo, la conquista della coppa, nonché partite internazionali e le qualificazioni agli Europei con la nazionale U16, U17 e U19. 

Come descriverebbero il tuo stile in campo le colleghe del tuo team?  

Riesco a fare bene squadra. La combinazione di ambizione, pazienza e umorismo mi aiuta nella vita in generale, ma sicuramente anche nel calcio. 

Quali sono i tuoi momenti preferiti nello sport?  

Tutte le emozioni. E lo spirito di squadra. 

Cosa pensi sia importante in una squadra? 

Che ci siano persone con cui si possa parlare apertamente, che si sostengono a vicenda e si aiutano a vicenda.

Attualmente stai svolgendo l’apprendistato per diventare impiegata di commercio. Ti piace? 

Non mi sono mai pentita di questa decisione. Il lavoro d’ufficio è un buon modo per compensare il calcio. Immagino che dover affrontare anche sfide fisiche al lavoro, oltre ai duri allenamenti, sia davvero un'impresa faticosa. 

Perché svolgi il tuo apprendistato proprio presso AXA?  

Sono stata colpita dalla pubblicità relativa al calcio femminile svizzero. Dopo il colloquio di candidatura ho capito subito che volevo svolgere qui l’apprendistato. 

Cosa apprezzi in particolare del tuo posto di apprendistato?  

Il grande sostegno. Che si tratti di sport o di lavoro, posso esporre le mie questioni in qualsiasi momento e so di essere presa sul serio. Grazie alla flessibilità del mio datore di lavoro posso partecipare agli allenamenti mattutini. E anche per i campi di allenamento c’è sempre una soluzione.  

Com’è un giorno tipico della tua vita? 

Mi alzo alle 5.45 del mattino e verso le 7 sono al lavoro. A mezzogiorno faccio una pausa di mezz’ora. Alle 15.30 circa mi reco all’allenamento. Qui abbiamo prima un’analisi video, un pre-warm-up e poi un allenamento di squadra di circa 2 ore sul campo. Poi vado in palestra e faccio il trattamento. Verso le 21.00 sono a casa, mangio qualcosa e poi vado a dormire. 

Le tue giornate sono dunque molto piene – a cosa devi rinunciare?  

Durante la settimana difficilmente riesco a trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici. Ma cerco di rimediare nel fine settimana.  

Come ti rigeneri dopo un’intensa giornata di gioco o una settimana stressante? 

Dopo giochi e allenamenti intensi, vado spesso a fare un bagno nell’acqua gelata. Inoltre, quasi dopo ogni allenamento faccio fisioterapia e mi sottopongo a un trattamento – ghiaccio sul ginocchio, massaggio o anche dryneedling. Per me è altrettanto importante dormire molto e una buona qualità del sonno. 

Che cosa ti motiva a dare il meglio ogni giorno?

I piccoli successi sono la mia motivazione più grande. Un ruolo decisivo è svolto anche dalla mia famiglia, che mi sostiene e mi incoraggia sempre. In particolare mio padre, che è sempre al mio fianco e mi dice la sua opinione sincera. Lo apprezzo, perché solo così posso migliorarmi. Ma per me non conta solo il calcio. Considero il superamento dell’apprendistato un passo molto importante nella vita.  

Qual è attualmente la sfida maggiore per te?

Qualche tempo fa mi sono rotta il legamento crociato. Al momento la sfida maggiore consiste nell’avere la necessaria pazienza: non vedo l’ora di tornare ad allenarmi ed essere in campo con la mia squadra. La guarigione richiede molto tempo. Nel frattempo, cerco di rallegrarmi di ogni piccolo progresso – allungare le ginocchia, fare piegamento, un successo nell’allenamento muscolare. 

Un’ultima domanda: che cosa vorresti assolutamente sperimentare?

Un sogno è quello di scoprire Rio de Janeiro – le sue spiagge, la statua e altre attrazioni.  

Grazie per il colloquio – cara Derin, noi di AXA ti auguriamo ogni bene!