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Come scegliere la cassa pensione migliore per la propria azienda?

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La scelta giusta della cassa pensione offre alle aziende molteplici vantaggi: riduce il carico amministrativo, abbassa i costi e aumenta l’attrattiva del datore di lavoro. Ma qual è la soluzione previdenziale ottimale per la vostra azienda? A cosa dovete prestare attenzione nel cambio di cassa pensione? Rispondiamo alle domande più frequenti sul tema della scelta della cassa pensione e con la nostra check-list  vi aiutiamo affinché il passaggio avvenga senza intoppi.

Domande generali e concetti

Come azienda, quando devo affiliarmi a una cassa pensione?

I datori di lavoro sono tenuti ad aderire a una cassa pensione qualora:

  • impieghino dipendenti sottoposti a obbligo contributivo AVS (vale dal 1° gennaio successivo al compimento del 17° anno di età)
  • che guadagnano più di 22 050 franchi all’anno 
  • hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata superiore a tre mesi.

In questo caso, l’azienda deve affiliarsi imperativamente a un istituto di previdenza iscritto nel registro della previdenza professionale (art. 11 cpv. 1 LPP). Trovate informazioni dettagliate nella Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità

A cosa mi serve una cassa pensione?

Il sistema previdenziale svizzero dei tre pilastri ha lo scopo di garantire una protezione finanziaria alle persone in Svizzera durante la vecchiaia, in caso d’invalidità o di decesso. Il secondo pilastro del sistema svizzero delle assicurazioni sociali è rappresentato dalla previdenza professionale che, nel linguaggio corrente, viene spesso chiamata «cassa pensione». Il suo obiettivo è quello di consentire alla persona assicurata di raggiungere, insieme al primo pilastro, un reddito da rendita pari a circa il 60% dell’ultimo salario.

I datori di lavoro hanno la possibilità di migliorare le condizioni minime fissate per legge offrendo ai propri dipendenti una copertura più vantaggiosa per quanto riguarda le prestazioni di rischio e/o le prestazioni di vecchiaia. Volete sapere se voi e il vostro personale avrete una buona copertura in vecchiaia? Lasciate che un esperto AXA esamini la vostra attuale soluzione previdenziale e le vostre assicurazioni in corso.

Conviene aderire a una cassa pensione?

Dato che la cassa pensione è destinata a integrare la garanzia del minimo vitale fornita dal primo pilastro (AVS), assume un ruolo importante per tutti. La previdenza professionale è finalizzata al mantenimento del tenore di vita abituale in vecchiaia ed è quindi una preziosa componente sociale della nostra collettività.

L’affiliazione a una cassa pensione è interessante anche per le persone che non sono assicurate obbligatoriamente, ad esempio per i lavoratori indipendenti o per i dipendenti part-time che percepiscono un salario inferiore al minimo LPP. Chi non è sottoposto alla previdenza professionale obbligatoria può, se sussistono le condizioni, assicurarsi a titolo facoltativo. Esercitate un’attività lavorativa indipendente? La nostra analisi del fabbisogno gratuita vi mostrerà se vi conviene entrare in una cassa pensione.

Lo sapevate?

Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica in Svizzera ci sono circa 1390 istituti di previdenza, distinti in due tipi: le fondazioni collettive in cui l’affiliazione è aperta a tutte le aziende e ai loro dipendenti e le casse pensione aziendali in cui l’affiliazione è riservata esclusivamente al personale della società fondatrice.

In passato il numero di istituti di previdenza era molto più elevato. L’inasprimento dei requisiti in campo regolatorio e a livello sistemico ha causato numerosi consolidamenti. Inoltre, le sinergie in termini di oneri amministrativi e costi nonché le crescenti esigenze di know-how hanno portato a varie liquidazioni, soprattutto di casse pensione aziendali.

La scelta della cassa pensione

Come azienda, posso scegliere liberamente la mia cassa pensione?

I datori di lavoro sono tenuti a sottoscrivere per i propri dipendenti una soluzione di previdenza professionale, verificata dall'Ufficio AVS. Un’azienda ha le seguenti possibilità:

  • costituire una propria cassa pensione aziendale,
  • aderire a un istituto di previdenza esistente, ad esempio una fondazione collettiva, un istituto comune o un istituto dell’associazione professionale di appartenenza,
  • aderire alla Fondazione istituto collettore LPP. Operando su mandato della Confederazione, quest’ultima è l’unica cassa pensione in Svizzera che accetta indistintamente tutti coloro − datori di lavoro e singole persone − che intendono affiliarsi e che adempiono le condizioni di legge.

Nel caso in cui un’azienda voglia entrare in un istituto di previdenza esistente senza essere già affiliata a un ente simile, il datore di lavoro può scegliere liberamente. Invece se vuole sciogliere un’affiliazione in corso e passare a un nuovo istituto di previdenza deve dapprima chiedere il consenso del personale o di una sua rappresentanza. L’adesione deve avvenire presso un istituto di previdenza iscritto nel registro della previdenza professionale.

La mia azienda fa parte di un’associazione professionale: devo rimanere nella cassa pensione dell’associazione?

Le associazioni professionali dispongono spesso di una propria soluzione di cassa pensione, rispondente alle esigenze specifiche dei loro membri. In più offrono in molti casi anche una copertura per lavoratori indipendenti senza personale. Vi sono peraltro associazioni che stipulano per i loro membri delle soluzioni esclusive in una fondazione collettiva. Ogni membro deve essere informato, in occasione di un colloquio di consulenza, della soluzione previdenziale adottata internamente all’associazione e su eventuali conseguenze derivanti dalla non adesione. Dopodiché spetta all’azienda decidere se affiliarsi a un’altra cassa pensione.

Altre indicazioni per la scelta della cassa pensione

Il datore di lavoro deve effettuare l’affiliazione entro due mesi dal momento in cui sorge l’obbligo in tal senso. Qualora non ottemperiate a questo dovere, la cassa di compensazione notificherà il vostro nominativo all’istituto collettore per un’affiliazione con effetto retroattivo. Se vi sottraete all’obbligo di affiliazione o al controllo di adempimento siete passibili di sanzioni penali.

Vantaggi e svantaggi delle soluzioni di cassa pensione

Nel caso in cui siate interessati a una soluzione di cassa pensione per i vostri dipendenti, potete scegliere tra un’assicurazione completa o un’assicurazione semiautonoma.

Se optate per una soluzione di assicurazione completa sappiate che:

  • ha costi più elevati rispetto alla variante semiautonoma,
  • investe il capitale in modo più conservativo per cui in genere la remunerazione degli averi di vecchiaia risulta inferiore,
  • offre in compenso alle persone assicurate una maggiore sicurezza,
  • non è possibile una sottocopertura.

 

Se, come alternativa, optate per una soluzione semiautonoma sappiate che:

  • ha costi più contenuti rispetto alla variante completa,
  • offre alle persone assicurate una prospettiva di remunerazione mediamente più alta degli averi di vecchiaia,
  • prevede un’assunzione condivisa dei rischi d’investimento da parte delle casse di previdenza,
  • non sono escluse misure di risanamento.

Esiste un sigillo di qualità per le casse pensione?

No, non c’è un marchio ufficiale che certifichi la qualità delle casse pensione. Informazioni pratiche sul tema della qualità sono reperibili sul sito di inter-pension, la comunità di interessi degli istituti autonomi collettivi e comuni che s’impegna a favore di una previdenza professionale indipendente e che fornisce una panoramica delle casse pensione corredata dei dati principali. Alcuni giornali e riviste specializzate, ad esempio Penso (in tedesco), pubblicano annualmente un rating delle casse pensione in cui vengono messi a confronto fattori quali il rendimento degli investimenti, l’ammontare degli interessi e l’incidenza delle spese amministrative e dei costi di rischio.

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    Una cassa pensione sana e stabile

    Volete verificare qualità e performance? Nel nostro blog trovate consigli utili e una check-list per giudicare in modo semplice le casse pensione.

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Il cambio di cassa pensione

Posso cambiare la cassa pensione della mia azienda?

È possibile cambiare cassa pensione solo dopo che il personale o una sua rappresentanza abbia espresso il proprio consenso. Come datori di lavoro siete responsabili del corretto svolgimento della procedura. 

Iter per il passaggio a una nuova cassa pensione

Il processo di cambio inizia con una fase valutativa. L’azienda si pone domande del tipo «quali sono le nostre esigenze effettive? quali sono già soddisfatte? quali invece sono ancora scoperte?». Sulla base di questa analisi delle esigenze, nella seconda fase si esegue una preselezione delle casse pensione e si richiedono le relative offerte. Segue poi la fase comparativa. Poiché la decisione concerne anche la copertura dei dipendenti, le aziende si avvalgono del supporto di esperti in campo previdenziale che le accompagnano nel complesso processo del cambio garantendo che le loro esigenze siano soddisfatte e che, grazie a una moderna soluzione di cassa pensione, la loro immagine acquisisca maggiore attrattiva.

State pensando di cambiare cassa pensione? I nostri esperti di previdenza sono al vostro fianco con consigli e sostegno pratico.

Come azienda, quanto spesso e quando posso cambiare cassa pensione?

Teoricamente si può passare a una nuova cassa pensione ogni volta che lo si desidera, sempre però nel rispetto del termine di disdetta stabilito contrattualmente. Occorre tenere conto però che il cambio comporta in certi casi costi e formalità amministrative. Gli istituti di previdenza prestano particolare attenzione alla composizione del portafoglio di assicurati (ad es. per quanto riguarda la struttura d’età), soprattutto per le nuove adesioni. Pertanto, in un cambio, le aziende con una maggioranza di dipendenti in età avanzata risultano penalizzate. Non bisogna dimenticare che, tranne l’istituto collettore, le casse pensione non hanno alcun obbligo di ammissione.

Quanto tempo occorre per effettuare il cambio?

Il passaggio a una nuova cassa pensione dura vari mesi. In primo luogo perché nel processo sono coinvolti anche  i dipendenti che esercitano il loro diritto di partecipazione e poi perché il datore di lavoro deve documentare dettagliatamente l’intera procedura, le modalità applicate e la dichiarazione di consenso espressa dal personale o da una sua rappresentanza.

Obbligo d’informazione nei confronti dei dipendenti

In virtù del loro diritto di partecipazione, i dipendenti devono essere coinvolti lungo tutto il processo. Il cambio e l’accettazione delle relative condizioni devono essere decisi congiuntamente. Senza il consenso del personale, la disdetta e il passaggio sono considerati nulli. È compito della cassa pensione cedente verificare l’ottemperanza di questi criteri.

Trovate informazioni approfondite sulla sentenza emessa dal Tribunale federale il 5 maggio 2020 in merito al cambio di cassa pensione nell’articolo «Cambio di cassa pensione – a quali aspetti devi prestare attenzione?» di MyRight.

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Conclusione e consigli

Quale cassa pensione è adatta alla vostra azienda? Conviene effettuare un cambio? Abbiamo preparato appositamente per voi delle utili check-list.

Check-list: per trovare la cassa pensione adatta

La soluzione di cassa pensione ottimale per un’azienda dipende da un insieme di fattori. Considerate nella scelta i seguenti criteri specifici della vostra azienda:

  • profilo aziendale
  • esigenze in materia di sicurezza e propensione al rischio 
  • capacità di rischio dell’azienda
  • prospettive di sviluppo dell’azienda
  • richieste della commissione di previdenza e del personale

A questo proposito nell’articolo del blog scoprirete aspetti e dati per la valutazione delle casse pensione.

La scelta della cassa pensione è determinata dalle esigenze aziendali e improntata a priorità diverse a seconda del caso. Per definire la previdenza per la vostra azienda ponetevi le seguenti domande:

  • sono disposta/o ad assumermi un certo rischio?
  • che età hanno i miei dipendenti?
  • quale margine di flessibilità ho nella strutturazione di un piano?
  • che importanza attribuisco a servizi e prestazioni supplementari?

Check-list: per un cambio di cassa pensione senza intoppi

Questi sei consigli vi facilitano il passaggio a una nuova cassa pensione.

  1. Siate coscienti del fatto che un simile processo richiede tempo.
  2. Tenete conto del diritto di partecipazione dei vostri dipendenti: la loro capacità di rischio e la loro propensione al rischio confluiscono nel profilo aziendale e incidono sulla scelta della soluzione.
  3. Verificate preliminarmente se devono essere trasferite alla nuova cassa pensione anche le rendite in corso.
  4. Riflettete e agite con un orizzonte di lungo termine: non focalizzatevi solo sulla soluzione di cassa pensione in quanto tale, ma considerate anche altri aspetti, ad esempio chi si occupa dell’asset management e quali risultati ottiene.
  5. Siate consapevoli del vostro obbligo di adesione a una cassa pensione: come datore di lavoro dovete imperativamente affiliarvi a un istituto di previdenza. Non sempre, tuttavia, la vostra scelta va in porto. Le casse pensione si riservano il diritto di esaminare le richieste pervenute ed eventualmente di respingerle.
  6. Fatevi consigliare e assistere da esperti in materia. Così risparmiate energia, tempo e denaro.

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