Una madre anziana e sua figlia adulta si trovano sulla spiaggia e si abbracciano.
Previdenza

Come individuare e colmare una lacuna previdenziale

Finalmente in pensione! Ma la tanto agognata libertà dopo il pensionamento viene spesso intaccata dalle preoccupazioni finanziarie: i soldi basteranno per vivere? Ecco come calcolare e colmare una lacuna previdenziale.

Dopo il pensionamento, tante svizzere e tanti svizzeri non vedono l’ora di trascorrere un periodo sereno e caratterizzato da sicurezza finanziaria, in cui realizzare i sogni tanto attesi, viaggiare in Paesi lontani o avere più tempo da dedicare a hobby, amici e famiglia. Ma non di rado la situazione si rivela diversa: le rendite dell’AVS e della cassa pensione sono a malapena sufficienti per mantenere il tenore di vita abituale anche durante la vecchiaia. E pur considerando anche il terzo pilastro, spesso si presenta una cosiddetta «lacuna previdenziale». Per evitare difficoltà finanziarie durante la terza età ci si dovrebbe occupare per tempo della propria previdenza per la vecchiaia e adottare misure mirate. In questa guida vi spieghiamo come individuare, calcolare e soprattutto evitare una (potenziale) lacuna previdenziale. Così porrete le basi per un futuro sereno dopo il pensionamento.

Che cos’è una lacuna previdenziale?

Per lacuna previdenziale si intende la differenza tra il vostro reddito nella vecchiaia e l’importo di cui avete effettivamente bisogno per vivere. Il reddito dopo il pensionamento proviene dai tre pilastri della previdenza per la vecchiaia, ossia previdenza statale per la vecchiaia (AVS), previdenza professionale (cassa pensione) e previdenza privata (3° pilastro). Se nonostante questi tre pilastri una volta in pensione il denaro non basta a coprire le vostre necessità, vi trovate di fronte a una lacuna previdenziale.  

Per prevenire una lacuna di questo tipo, è importante capire innanzitutto come si forma. In linea di principio, si viene a creare una lacuna previdenziale se avete pianificato un fabbisogno finanziario troppo elevato e/o non avete predisposto una previdenza sufficiente per la vecchiaia. Quest’ultima situazione può essere dovuta, ad esempio, ai seguenti motivi: 

  • anni di contribuzione all’AVS o alla cassa pensione mancanti, ad esempio per lunghi viaggi o lavoro di cura non retribuito
  • salari limitati o lavoro a tempo parziale, che comportano minori versamenti nell’AVS e nella cassa pensione
  • nessun 3° pilastro, ad esempio perché anziché accantonare il denaro disponibile come cuscinetto finanziario lo avete speso.

Buono a sapersi

La rendita dell’AVS e della cassa pensione copre in media solo il 60% circa del vostro ultimo reddito. Esperte ed esperti ritengono tuttavia che dopo il pensionamento sarà necessario tra l’80 e il 90% dell’ultimo reddito per mantenere il consueto margine di manovra finanziario.

Ecco come calcolare la vostra lacuna previdenziale 

Riconoscere per tempo un’eventuale lacuna previdenziale è il primo passo per non incorrere in difficoltà finanziarie durante la vecchiaia. Potete calcolare la vostra lacuna previdenziale verificando la rendita annua prevista dall’AVS e dalla cassa pensione e l’ammontare dei vostri risparmi nella previdenza privata. Confrontate quindi l’importo complessivo con il fabbisogno finanziario stimato durante il pensionamento. Per eseguire queste verifiche procedete come indicato di seguito. 

  1. Ultimo reddito annuo
    Annotate il vostro (presunto) reddito annuo lordo prima del pensionamento. Questa cifra fungerà da base per il calcolo. 
  2. Rendita AVS prevista
    Richiedete un estratto alla cassa di compensazione AVS, oppure utilizzate il calcolatore della rendita AVS per stimare la vostra presunta rendita. 
  3. Rendita della cassa pensione prevista
    Esaminate attentamente il certificato di previdenza personale allestito ogni anno dalla vostra cassa pensione. 
  4. Reddito complessivo
    Sommando la rendita AVS e la rendita della CP otterrete il reddito previsto con il 1° e 2° pilastro. 
  5. Fabbisogno finanziario durante il pensionamento
    Basatevi sulla regola generale secondo cui per mantenere il vostro tenore di vita avrete bisogno di circa l’80-90% del vostro ultimo reddito annuo. 
  6. Differenza (fabbisogno previdenziale)
    Detraete il reddito da rendita previsto del 1° e 2° pilastro dal vostro fabbisogno finanziario dopo il pensionamento e otterrete così il vostro fabbisogno previdenziale. 
  7. Periodo di versamento della rendita
    Stimate per quanti anni sarete presumibilmente in pensione e moltiplicate il fabbisogno previdenziale per questa cifra. In questo modo otterrete il fabbisogno previdenziale complessivo per la vostra pensione.
  8. Previdenza privata
    Se avete accumulato un avere nel pilastro 3a o 3b, potete dedurlo dal vostro fabbisogno previdenziale complessivo. Così determinerete la vostra lacuna previdenziale effettiva.

 

Esempio di calcolo per la lacuna previdenziale

Molte persone sottovalutano l’entità della loro lacuna previdenziale. Per capire meglio come viene calcolata una lacuna di questo tipo, può essere d’aiuto il seguente esempio: 

  • ultimo reddito prima del pensionamento: CHF 90 720 all’anno 
  • reddito proveniente dal 1° pilastro (rendita AVS): CHF 30 240 all’anno 
  • reddito dal 2° pilastro (cassa pensione): CHF 27 820 all’anno 
  • rendita di vecchiaia complessiva (1° e 2° pilastro insieme): CHF 58 060 all’anno 

Le rendite dell’AVS e della cassa pensione coprono quindi il 64% dell’ultimo reddito percepito. Il reddito sostitutivo annuo raccomandato dopo il pensionamento ammonta tuttavia ad almeno l’80% dell’ultimo reddito percepito, e quindi a CHF 72 576. Ne risulta così un fabbisogno previdenziale pari a CHF 14 516 all’anno. Tenendo conto anche del 3° pilastro, è possibile calcolare l’effettiva lacuna previdenziale.

  • Una famiglia costruisce insieme una variopinta capanna in legno in giardino. La bambina è in piedi su una scala e tiene in mano una girandola a vento colorata, mentre i genitori stanno a guardare.
    Agire per tempo

    Investite per tempo nella vostra previdenza per la vecchiaia con il piano SmartFlex (pilastro 3a/3b), evitando così una lacuna previdenziale.

    Piano di previdenza SmartFlex

Ecco come colmare una lacuna previdenziale

Una volta individuata la vostra lacuna previdenziale è bene agire per tempo: prima prenderete delle misure e più potrete incrementare il vostro reddito durante la pensione in modo mirato. Una pianificazione finanziaria lungimirante vi permette di testare diverse possibilità, prima fra tutte aumentando le vostre prestazioni di vecchiaia. Ma è possibile considerare anche scenari alternativi, come il pensionamento graduale o la prosecuzione dell’attività lavorativa durante la vecchiaia.

Durante le vostre riflessioni tenete inoltre conto della vostra ipoteca: che impatto ha a lungo termine sulla vostra liquidità? E come è possibile sfruttare i vantaggi fiscali, ad esempio tramite un prelievo di capitale, riscatti nella cassa pensione o un pensionamento scaglionato?

Colmare le lacune del 1° pilastro

Per evitare una lacuna nel 1° pilastro dovreste assicurarvi di versare integralmente i contributi all’AVS. Da non dimenticare: se ad esempio vi occupate di figlie e figli e non lavorate affatto, o lo fate solo a tempo parziale, avete diritto ai cosiddetti «accrediti per compiti assistenziali ed educativi». Assicuratevi quindi che vi vengano riconosciuti. Le lacune contributive comportano una riduzione a vita della rendita di vecchiaia, tuttavia potete colmarle in diversi modi. Ecco alcune opzioni.

  • Versare contributi successivamente: è possibile versare retroattivamente i contributi mancanti per gli ultimi cinque anni. Le lacune contributive che risalgono a più di cinque anni addietro non possono invece più essere colmate.
  • Far computare gli anni di gioventù: chi esercita un’attività lucrativa versa i contributi AVS dal 1° gennaio successivo al compimento del 17° anno di età, mentre le persone che non esercitano un’attività lucrativa sono soggette all’obbligo di contribuzione solo dal 1° gennaio successivo al compimento del 20° anno di età. Gli anni intermedi (18-20) vengono definiti «anni di gioventù». Se in questo periodo avete versato dei contributi, possono essere utilizzati per compensare successive lacune contributive.

Un consiglio: per riconoscere le vostre lacune contributive, potete richiedere regolarmente un estratto del vostro conto individuale (CI) presso l’AVS. In questo modo avrete sempre un quadro dei vostri anni di contribuzione e, se necessario, potrete agire per tempo.

Colmare le lacune del 2° pilastro

Anche se dovesse verificarsi una lacuna contributiva nel 2° pilastro ci sono diverse possibilità per adottare tempestivamente delle contromisure. Ecco alcuni esempi.

  • Versare ulteriori contributi nella cassa pensione: potete effettuare un riscatto nella cassa pensione versando volontariamente contributi supplementari. In questo modo aumenterete le vostre prestazioni di vecchiaia. L’importo massimo del riscatto dipende da fattori come l’età o il reddito. Troverete l’importo massimo di riscatto personale consentito nel certificato di previdenza all’apposita voce.
  • Scegliere un altro piano di risparmio: alcune casse pensione offrono diversi piani di risparmio. Scegliendo un piano di risparmio più elevato aumenterete i vostri contributi mensili e quindi anche il vostro avere di vecchiaia, con conseguenti prestazioni di vecchiaia più elevate. Parlatene con il vostro datore di lavoro per scoprire se il vostro piano di previdenza offre diverse soluzioni.
  • Una donna è comodamente seduta sul divano di casa con il computer sulle ginocchia.
    Riscatto nella cassa pensione presso AXA

    Volete aumentare l’avere di vecchiaia e ridurre al tempo stesso le imposte? Calcolate che cosa comporterebbe per voi un riscatto nella CP.

    Portale di previdenza

Colmare le lacune nel 3° pilastro

Il 3° pilastro svolge un ruolo fondamentale al momento di eliminare una lacuna previdenziale. Di seguito alcuni suggerimenti per colmare eventuali lacune.

  • Versare l’importo annuo massimo nel pilastro 3a: per chi esercita un’attività lucrativa con cassa pensione questo importo ammonta attualmente a CHF 7258 all’anno. Lavoratrici e lavoratori indipendenti o le persone senza cassa pensione che però percepiscono un reddito rilevante ai fini dell’AVS possono versare fino al 20% del loro reddito, per un massimo di CHF 36 288 all’anno (dato aggiornato al 2025). Si tratta di versamenti interessanti poiché possono essere detratti dal reddito imponibile, il che riduce sensibilmente il carico fiscale. Inoltre beneficiate di una tassazione agevolata al momento del versamento dell’avere.
  • Previdenza libera nel pilastro 3b: una quota di risparmio più elevata nel pilastro 3b aiuta ad aumentare il capitale per la previdenza per la vecchiaia. Poiché questa forma di previdenza non è vincolata da limiti di versamento fissi, potete mettere da parte importi individuali a seconda della vostra situazione finanziaria. Questa soluzione può essere valida soprattutto per chi desidera risparmiare in modo più flessibile o per chi ha già sfruttato l’importo massimo previsto per il pilastro 3a. 
  • Fare investimenti redditizi: lasciate che il vostro denaro lavori per voi, per esempio investendo in fondi o azioni. Con una diversificazione a largo raggio e un lungo orizzonte d’investimento ridurrete al minimo i rischi. 

Un consiglio: le soluzioni previdenziali 3a come il piano di previdenza SmartFlex possono essere adeguate in base alle vostre esigenze personali. Stabilite voi qual è il rapporto sicurezza-opportunità di rendimento più congeniale alle vostre esigenze e decidete in cosa investire – per esempio solo in imprese sostenibili o solo in aziende svizzere.

Domande frequenti sulla lacuna previdenziale

  • Come si crea una lacuna previdenziale?

    Una lacuna previdenziale si viene a creare quando i vostri mezzi finanziari (rendite dell’AVS e della cassa pensione, così come della previdenza privata) non sono sufficienti per mantenere un certo tenore di vita durante la vecchiaia. I motivi sono spesso un lavoro a tempo parziale, prolungate interruzioni dell’attività lavorativa, anni di contribuzione mancanti o il pensionamento anticipato. Anche un divorzio o la successiva suddivisione dell’avere della cassa pensione possono portare a una rendita di vecchiaia inferiore.

  • Come evitare una lacuna previdenziale?

    Dovreste valutare per tempo la vostra situazione finanziaria e sapere quante risorse vi serviranno nella vecchiaia. Ancora più importante è una pianificazione lungimirante delle finanze e della liquidità: riflettete su come consolidare attivamente e in modo mirato la vostra previdenza, ad esempio attraverso riscatti volontari nella cassa pensione. Concretamente, per ottimizzare a lungo termine la vostra previdenza per la vecchiaia potete effettuare regolarmente e in misura sufficiente per voi versamenti nel 1° e nel 2° pilastro, versare ulteriori contributi volontari e investire nel pilastro 3a e/o 3b, a seconda della situazione di vita e del vostro margine di manovra finanziario.

  • Perché le donne sono più spesso colpite da lacune previdenziali?

    In Svizzera, le donne dispongono in media di una rendita inferiore del 30,8% rispetto agli uomini. I motivi per cui le donne presentano più spesso lacune previdenziali sono diversi. Da un lato lavorano a tempo parziale più di frequente rispetto alla media o interrompono l’attività lavorativa per accudire figlie e figli o familiari. Inoltre, dopo un divorzio spesso manca il reddito o comunque la possibilità di colmare le lacune attraverso versamenti nella cassa pensione. 

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