La cassa pensione svolge un ruolo centrale nella vostra previdenza per la vecchiaia. Con un riscatto facoltativo nella cassa pensione aumentate il vostro avere di vecchiaia Risparmiando contemporaneamente sulle imposte.
La cassa pensione (CP), detta anche previdenza professionale, integra le prestazioni del 1° pilastro (AVS). Il suo obiettivo è quello di garantire il tenore di vita abituale anche dopo il pensionamento. Attraverso i contributi comuni versati da datori di lavoro e dipendenti si costituisce un avere di vecchiaia personale, che sarà a disposizione al momento del pensionamento. Potrete poi scegliere tra una rendita, un versamento di capitale o una combinazione di entrambe. Molte persone percepiscono il proprio reddito dopo il pensionamento perlopiù dalla cassa pensione che svolge un ruolo particolarmente importante per evitare difficoltà nella vecchiaia.
Con un riscatto facoltativo nella cassa pensione avete la possibilità di versare ulteriori contributi nella previdenza professionale . Questi versamenti aumentano il vostro avere di vecchiaia. Un riscatto colma le lacune, conseguenti a un’interruzione dell’attività lavorativa (ad es. per studi a tempo pieno, giro del mondo, disoccupazione) o al lavoro a tempo parziale (ad es. per perfezionamento professionale, accudimento dei figli, attività indipendente). Anche aumenti salariali, cambiamenti di datore di lavoro o salti di carriera possono portare a un ulteriore potenziale di riscatto; spesso, infatti, ciò comporta modifiche del salario assicurato o dell’aliquota contributiva.
I contributi regolari alla cassa pensione , invece, vengono versati mensilmente: al massimo il 50 per cento sotto forma di trattenuta salariale e almeno il 50 per cento sotto forma di contributi del datore di lavoro. Questi contributi sono obbligatori e vengono calcolati in percentuale sulla base del salario assicurato.
Un riscatto nella cassa pensione vi offre diversi vantaggi:
A seconda del piano di previdenza, un riscatto può ripercuotersi positivamente anche sulle prestazioni in caso di invalidità o decesso. Presso AXA gli assicurati possono verificare questo effetto sul portale previdenza .
Il riscatto degli anni di contribuzione può essere effettuato solo quando è stato rimborsato il prelievo anticipato per la promozione della proprietà abitativa. I riscatti di un prelievo anticipato per la proprietà abitativa vengono integrati con lo stesso rapporto nella parte obbligatoria o sovraobbligatoria dell’avere di vecchiaia in cui sono stati versati.
Chi desidera risparmiare sulle imposte con il riscatto nella cassa pensione può optare per un versamento scaglionato sull’arco di più anni. Il motivo è da ricercare nel fatto che i contributi versati possono essere dedotti dal reddito imponibile nell’anno del riscatto nella cassa pensione.
Più vi avvicinate al pensionamento, maggiore sarà il risparmio fiscale sulla base dei riscatti nella cassa pensione. In linea di massima potete comunque beneficiare di un riscatto facoltativo nella cassa pensione anche in gioventù.
Dopo il riscatto non è possibile prelevare fondi dalla cassa pensione sotto forma di capitale per un periodo di blocco di tre anni. Se nonostante ciò il prelievo viene effettuato, si dovranno successivamente versare le imposte risparmiate con il riscatto nella cassa pensione. Il periodo di blocco di tre anni vale per ogni tipo di liquidazione in capitale: prelievo anticipato per la proprietà abitativa (PPA), attività indipendente, trasferimento all’estero o pensionamento. Questo periodo di blocco non si applica ai beneficiari di rendite. Un riscatto nella cassa pensione è quindi possibile fino a poco prima del pensionamento , a condizione che si opti per una rendita.
Le condizioni quadro giuridiche per i riscatti nella cassa pensione sono fissate nella Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) . I riscatti possono essere effettuati soltanto fino al massimo stabilito per legge . Questo importo massimo si basa sul rispettivo regolamento di previdenza ed è indicato sul certificato della cassa pensione che ricevete ogni anno. Per gli assicurati di AXA l’importo massimo è visibile anche nel portale previdenza di myAXA.
Poiché di norma i salari aumentano nel corso della vita lavorativa, il massimo teorico è spesso superiore all’avere effettivo. Supponiamo che a partire dall’età di 25 anni abbiate sempre versato tutti i contributi, con il vostro salario attuale; quanto denaro avreste accumulato nella cassa pensione? Questo importo è dunque il massimo teorico. Il potenziale di riscatto corrisponde quindi alla differenza tra l’avere effettivamente risparmiato e quello che sarebbe stato teoricamente possibile.
Di norma i riscatti nella cassa pensione sono possibili fino al raggiungimento del capitale di previdenza massimo . A seconda della somma di riscatto è possibile pianificare individualmente i singoli pagamenti e il momento in cui effettuarli. Ma attenzione: alcune casse pensione applicano delle commissioni a partire da un determinato numero di riscatti. Evitate di versare svariati piccoli importi nell’arco di un anno; conviene piuttosto investire una somma più cospicua nell’arco di diversi anni. Ecco come beneficiare al meglio dal punto di vista fiscale.
Nota bene: vi consigliamo di consultare il regolamento della vostra cassa pensione che costituisce la base per stabilire con quale frequenza e quanto potete versare.
Un pensionamento anticipato è possibile a partire dal compimento del 58° anno di età , se previsto dal regolamento del proprio istituto di previdenza. In questo modo, tuttavia, riceverete una rendita inferiore a quella che riceverete se lavoraste fino all’età ordinaria di pensionamento.
Con versamenti nella cassa pensione avete la possibilità di ridurre o addirittura evitare questa riduzione. La lacuna da colmare corrisponde alla differenza tra la rendita regolamentare all’età di pensionamento ordinaria e quella in caso di pensionamento anticipato.
La cassa pensione (2° pilastro) e il pilastro 3a sono due componenti essenziali del nostro sistema previdenziale.
La cassa pensione e il pilastro 3a si differenziano tuttavia in alcuni ambiti.
Sia i riscatti nella cassa pensione che i contributi nel pilastro 3a sono deducibili dal reddito imponibile. Tuttavia, di norma l’importo massimo per il pilastro 3a è inferiore al potenziale di riscatto nella cassa pensione.
Entrambe le soluzioni non vi consentono tuttavia di disporre liberamente del vostro capitale risparmiato. Il prelievo anticipato del vostro denaro è consentito solo in tre casi eccezionali: acquisto di una proprietà abitativa, avvio di un’attività indipendente o trasferimento del domicilio all’estero. Per quanto riguarda la cassa pensione potete scegliere tra rendita o capitale Nel pilastro 3a è possibile soltanto il prelievo di capitale.
Quando si investe in una cassa pensione, quest’ultima si fa carico per voi della gestione e dell’investimento e, di norma, investe il vostro denaro in modo molto sicuro. Un tasso d’interesse vantaggioso può rendere questa opzione particolarmente interessante per le persone avverse al rischio. Nel pilastro 3a invece siete voi ad avere il controllo e, a seconda della vostra propensione al rischio, potete scegliere una strategia d’investimento ad alto o a basso rischio.