Sognate un’abitazione di proprietà? Se per acquistare una casa propria il denaro non basta, la soluzione potrebbe essere il prelievo anticipato o la costituzione in pegno di una somma della cassa pensione. La promozione della proprietà abitativa (PPA) può rappresentare la chiave per le proprie esigenze di finanziamento, purché le conseguenze siano sostenibili.
Posso utilizzare il mio avere della cassa pensione per comprare casa? Se sì, a quali condizioni? Sono queste le domande che si pone la maggior parte delle persone che sognano una casa di proprietà in Svizzera. Di norma la risposta è «sì». Una decisione di questa portata si ripercuote tuttavia sulla vostra situazione previdenziale. Valutate quindi attentamente la soluzione ottimale per voi: siamo al vostro fianco per aiutarvi.
Per procedere a un prelievo anticipato del capitale di previdenza la persona assicurata non può essere invalida e non può percepire alcuna prestazione di vecchiaia.
In Svizzera il capitale di previdenza può essere utilizzato solo per il finanziamento di una proprietà abitativa ad uso proprio. Sono consentite le seguenti opzioni:
Non è possibile prelevare alcun avere previdenziale per la normale manutenzione della proprietà abitativa, il pagamento degli interessi ipotecari, per appartamenti di vacanza o immobili da dare in locazione.
L’importo minimo per un prelievo anticipato è di CHF 20 000. Nella vostra cassa pensione dovete dunque aver accumulato almeno questa somma.
La Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) offre alle persone assicurate due possibilità per finanziare l’acquisto della proprietà abitativa ad uso proprio:
Sia che si opti per un prelievo anticipato oppure per una costituzione in pegno, entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi. Il fattore decisivo per la scelta è costituito dalla vostra situazione personale e dalle vostre esigenze di sicurezza.
In caso di finanziamento tramite prelievo anticipato, l’importo prelevato dalla cassa pensione è considerato capitale proprio. Potrete quindi richiedere un’ipoteca più contenuta, con una conseguente diminuzione dell’onere ipotecario. Tuttavia pagherete più imposte, poiché potrete dedurre meno interessi passivi. Soprattutto, il prelievo anticipato dell’avere di previdenza comporta però anche determinati rischi: un divorzio, una malattia o la perdita del lavoro potrebbero obbligarvi a vendere la vostra casa a un valore inferiore a quello effettivo.
Riduzione della rendita: le future rendite di vecchiaia vengono ridotte. Si delinea quindi il pericolo concreto di una lacuna previdenziale, a meno che riusciate a mettere di nuovo da parte il capitale utilizzato e a effettuare un rimborso prima del pensionamento (nuovo riscatto).
Riduzione delle prestazioni: in caso di invalidità e decesso le prestazioni della cassa pensione risultano ridotte. Per compensare le prestazioni più basse, è consigliabile stipulare un’ assicurazione di rischio per invalidità e decesso.
Imposte: entro 30 giorni la cassa pensione deve comunicare all’Amministrazione federale delle contribuzioni l’importo del prelievo anticipato. Il capitale prelevato anticipatamente è tassato come «prestazione in capitale della previdenza». In generale le imposte per il prelievo anticipato vengono calcolate separatamente dagli altri redditi. Per informazioni più dettagliate sulla tassazione è opportuno rivolgersi all’ufficio di tassazione del luogo di domicilio.
Restrizioni del diritto di alienazione nel registro fondiario: se effettuate l’acquisto servendovi di un prelievo anticipato, sarà registrata una restrizione del diritto di alienazione nel registro fondiario. Qualora rivendiate la proprietà abitativa, il prelievo anticipato dovrà essere rimborsato all’istituto di previdenza.
Con la costituzione in pegno il vostro capitale di previdenza rimane nella cassa pensione. Per la vostra banca la costituzione in pegno rappresenta però una garanzia aggiuntiva. In sostanza, la banca considera il capitale di previdenza costituito in pegno addirittura come vostro capitale proprio. Il motivo: i soldi in sostanza vi appartengono. Se non doveste essere in grado di far fronte ai vostri obblighi finanziari, la banca può attingere al capitale costituito in pegno. Per voi le conseguenze sono poi le stesse del prelievo anticipato. In uno scenario del genere, la banca è disposta a finanziare anche più del consueto 80% del valore dell’immobile. Concretamente ciò significa che ricevete un finanziamento di terzi più elevato, garantito tramite il vostro avere della cassa pensione. Attenzione: analogamente a una seconda ipoteca, questo finanziamento supplementare più elevato deve essere ammortizzato entro un periodo di 15 anni.
Come si ripercuote una costituzione in pegno sulla vostra situazione finanziaria? Poiché avete ottenuto un livello molto elevato di capitale di terzi, gli interessi che dovete pagare sono ora cospicui. Per contro, il debito ipotecario si ripercuote positivamente sulle vostre imposte e, a differenza del prelievo anticipato, anche la costituzione in pegno stessa non è soggetta a tassazione. Il maggior vantaggio consiste tuttavia nel fatto che il vostro capitale di previdenza non viene intaccato: le prestazioni assicurate dopo il pensionamento, in caso di invalidità o decesso non subiscono alcuna modifica. A conti fatti la costituzione in pegno, che inizialmente sembra più onerosa, può dunque risultare vantaggiosa rispetto a un prelievo anticipato.
Non appena scelta la variante da adottare e il finanziamento è garantito, potete mettervi alla ricerca dell’immobile che fa per voi. Consultate le apposite piattaforme come newhome e cercate le offerte in linea con le vostre esigenze e aspettative finanziarie.
Esistono due diverse tipologie di costituzione in pegno. La vostra banca ottiene un livello ottimale di sicurezza combinando le due opzioni.
Anche in questo caso l’importo massimo ammesso dipende dall’età:
Nel contratto può essere concordato un adeguamento costante della somma costituita in pegno al progressivo incremento della prestazione di libero passaggio.
Se avete costituito in pegno l’avere di vecchiaia, le vostre libertà di disporre degli averi previdenziali sono soggette a determinate limitazioni: avete infatti bisogno del consenso scritto della parte creditrice pignoratizia se volete farvi versare la prestazione di libero passaggio o, in presenza di un caso di previdenza, la prestazione previdenziale. Questo vale anche se dopo un divorzio una parte della prestazione di libero passaggio deve essere trasferita all’istituto di previdenza del/della coniuge.