Management e finanze

Risparmiare energia significa proteggere il clima... e ridurre i costi

Bilder: Dan Cermak
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La crescita dei costi energetici costringe anche le PMI a fare i conti con la questione dell’efficienza. Tre esempi mostrano come poche misure, immediatamente efficaci, consentano già di risparmiare e contribuire alla tutela dell’ambiente. 

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    La mia ditta

    Testo originale pubblicato in «La mia ditta», la rivista PMI di AXA.

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Sebbene il concetto di crisi energetica sia diventato il tema dominante del 2022, per fortuna quest’inverno non ha visto materializzarsi lo scenario peggiore; ciò non toglie, tuttavia, che gli aumenti dei prezzi di energia e materie prime incidano nettamente sui bilanci di molte PMI. «In Svizzera i costi energetici per circa 80 000 PMI oscillano fra i 20 000 e i 300 000 franchi all’anno. Spesso non hanno stipulato accordi sugli obiettivi con il Cantone o la Confederazione, non sono esentate dalla tassa sul CO2 né hanno facoltà di richiedere il rimborso del supplemento rete», spiega Raffael Schiess, responsabile del settore Efficienza energetica e sistema edificio-impianto presso energiebüro ag. Complice l’energia a basso costo, ma anche la carenza di risorse o competenze, negli ultimi anni numerose PMI hanno semplicemente derubricato l’argomento. Negli scorsi mesi invece la situazione geopolitica ed economica è improvvisamente mutata: «Il tema dell’efficienza energetica ha assunto rilevanza gestionale anche per le PMI, perlomeno dallo scoppio della guerra in Ucraina con le relative conseguenze», afferma Schiess.

Vecchio fabbricato, elevati costi di esercizio

Per Marianne Brechbühl-Bär ridurre i costi energetici non era solo un’esigenza di economia aziendale, ma addirittura una questione esistenziale. Dal 2016, insieme al marito Andreas, ha in gestione il Café Plaza, nella Kirchplatz a Cham, di cui è amministratrice. Marianne, 48 anni, è figlia d’arte: nello stesso edificio, risalente al 1903, i genitori avevano un forno con bar annesso e per lei conservare l’azienda di famiglia era una questione di cuore. Ma lo stabile ormai denunciava tutto il peso dei suoi anni: gli impianti erano antiquati, i costi di esercizio elevati; e a rendere il tutto ancor più difficile sono arrivate le chiusure imposte dal Covid, con l’attività bloccata. Per riuscire a sopravvivere i Brechbühl hanno necessariamente dovuto abbassare i costi di mantenimento. «Nella ristorazione i margini sono piuttosto bassi, pertanto una riduzione dei costi di esercizio si nota subito nel bilancio», commenta Marianne. La coppia quindi si è rivolta a PEIK, l’azienda specializzata in consulenza energetica professionale per le PMI. «Volevamo abbattere i costi di elettricità e gas naturale, a tratti esorbitanti, per garantire la sopravvivenza del bar, ma senza fare grandi investimenti».

Raffael Schiess di energiebüro ag, sino a fine 2022 agenzia ufficiale PEIK per la Svizzera tedesca, spiega come si imposta un piano energetico: «I consulenti PEIK conducono sul posto un’analisi del consumo energetico delle PMI; quindi sviluppano proposte concrete, complete di preventivi di investimento e tempistiche di rientro o payback. La PMI interessata riceve una relazione trasparente, con tutti i risultati e gli interventi necessari, oltre a un piano di attuazione con informazioni sui possibili incentivi: in tal modo ha tutti i dati per decidere le misure da adottare, quando e con quali modalità. Svizzera-Energia contribuisce per il 50 per cento ai costi di consulenza, per un massimo di 2500 franchi».

Risparmio energetico nonostante la fatiscenza

Marianne e Andreas Brechbühl avevano già preso qualche iniziativa prima di ricorrere alla consulenza, come sostituire le lampadine con i LED e disattivare le apparecchiature inutilizzate, invece di lasciarle in standby. E nonostante questo, PEIK aveva individuato un ulteriore potenziale di risparmio, come escludere tubazioni e radiatori superflui ma ancora in funzione, per ottimizzare la curva di riscaldamento del fabbricato. Ma l’intervento più incisivo è stato disattivare la cella frigorifera degli anni ’80 e sostituirla con congelatori più piccoli, gestibili in modalità modulare secondo le esigenze. «La grande cella frigorifera ci costava 700 franchi al mese: con i nuovi congelatori ce la caviamo con 300 franchi all’anno. Già questo provvedimento sarebbe bastato», afferma Marianne Brechbühl.

Adottando da subito misure efficaci, la coppia è riuscita a salvare l’attività nonostante la pandemia. Ora il caffè è tornato a lavorare come si deve, con un fatturato di tutto rispetto. Marianne e Andreas Brechbühl adesso intendono andare oltre: il prossimo passo, deciso autonomamente, sarà quello di isolare le altre tubazioni per sfruttare l’ulteriore potenziale di risparmio. «Investire in consulenza energetica per noi è stato in ogni caso un vantaggio», sottolinea Marianne Brechbühl. E il tecnico Schiess chiosa: «Si può sempre risparmiare energia, tanto nel fabbricato fatiscente quanto in quello di nuova costruzione. Nella maggior parte dei casi si possono abbattere i costi del 10-15 per cento già con semplici misure immediate». Chi poi non fosse ancora convinto dell’utilità di una consulenza PEIK, può calcolare il potenziale di abbattimento dei costi su peik.ch/it/calcolatore-di-risparmio: è sufficiente inserire i parametri dell’azienda e, con poche operazioni, si ottiene una valutazione specifica.

Consulenza energetica per Christian Maier significa non solo risparmio energetico, ma anche tutela del clima.

Riscaldamento energivoro

Il tema dell’efficienza energetica non era mai stato in cima alla lista delle priorità di Christian Maier, direttore dello Schloss-Garage di Winterthur. Per quanto la concessionaria sia certamente fra i maggiori consumatori di energia della città, Maier non si era ancora occupato della problematica. Non che il 42enne fosse insensibile alle tematiche di sostenibilità e aumento dei costi energetici: semplicemente, preso dalle mille incombenze di ogni giorno, gli era mancato il tempo. «Ci si preoccupa sempre prima di quello che è urgente e non di quello che è importante». A maggior ragione Maier è grato a un consulente PEIK della città di Winterthur per avergli presentato un’offerta nel 2019. «Per me il vantaggio principale è stato la possibilità di esternalizzare tutte le attività e concentrarmi sull’attività quotidiana».

Il rapporto citava una serie di misure di entità più o meno rilevante, fra cui l’automazione del grande portone dell’officina. Oltre all’indubbia comodità per il personale, che in precedenza doveva aprirlo e chiuderlo manualmente, l’intervento ha consentito di limitare in modo netto la dispersione di calore e quindi di ottenere un grande risparmio di energia. In più, lo Schloss-Garage è gradualmente passato all’illuminazione LED. «Ma la nostra grande voce di consumo era soprattutto il riscaldamento», spiega Maier. Per riscaldare i propri locali, l’annessa trattoria e complessive 14 unità abitative, a concessionaria utilizzava due impianti che consumavano 30 000 litri di gasolio all’anno. «Ma erano ancora in ottime condizioni: avrebbero potuto funzionare altri 20 anni; quindi dovevamo pensare bene se e quando investire in un nuovo impianto di riscaldamento: rottamare qualcosa ancora in ottime condizioni sarebbe stato poco razionale, da un punto di vista tanto economico quanto ecologico», afferma l’esperto di mobilità.

L’ottica di lungo periodo premia sempre

L’occasione per il passo verso il nuovo riscaldamento arriva due anni dopo, quando lo Schloss-Garage ha in programma un’importante ristrutturazione. «Avevamo già le macchine operatrici sul posto, quindi procedere con il nuovo impianto era quasi obbligatorio», sorride Maier. Sinora i costi per il passaggio al riscaldamento con pompa di calore ad acqua non sono stati ammortizzati, probabilmente ci vorranno altri 20 anni, ma il direttore è convinto di avere effettuato la scelta giusta. «Oltre agli interventi immediati, semplici da adottare, la consulenza energetica aiuta a programmare grandi investimenti e a valutarne il ritorno economico, poiché il rapporto indica esattamente da quando il nuovo impianto consentirà di risparmiare». E tutto questo è accompagnato dalla buona sensazione di una gestione oculata delle risorse. In futuro lo Schloss-Garage prevede di realizzare un impianto fotovoltaico, previo consenso delle autorità. «Circa l’80 per cento delle PMI, grazie alla propria infrastruttura, ha il potenziale per produrre l’energia necessaria tramite un impianto fotovoltaico. Non è solo questione di sostenibilità o ecocompatibilità: i vantaggi sono rapidamente tangibili anche nel bilancio aziendale», spiega Raffael Schiess, esperto di energiebüro ag.

Per il direttore Roman Geu il tema della protezione ambientale non è un mero principio astratto, ma si inserisce fattivamente nella strategia aziendale.

Valutazione tecnica esterna

La sostenibilità è importante anche presso Egli Federnfabrik AG: la certificazione ISO 14001, ottenuta sin dal 2013, testimonia l’impegno dell’azienda nella gestione delle risorse e nel rispetto dell’ambiente. Quando, nel 2017, ha cambiato sede da Dübendorf a Volketswil, il produttore di molle tecniche a filo e a nastro ha colto l’occasione per attuare varie misure di risparmio energetico: ad esempio gli antiquati corpi illuminanti a fluorescenza sono stati sostituiti dai nuovi LED ed è stato installato un impianto di recupero del calore, che sfrutta l’energia termica di forni e altri sistemi per ridurre i costi di riscaldamento durante l’inverno. In ogni caso, anche il mollificio aveva chiesto una consulenza in ambito energetico nel 2019. «Desideravo una valutazione tecnica della nostra efficienza energetica e sulle misure di ottimizzazione ancora possibili», ricorda il direttore Roman Geu. Un’azienda con certificazione ISO è tenuta a ricercare il costante miglioramento della gestione ambientale e a conseguire ogni anno nuovi obiettivi.

Recupero di calore invece di climatizzazione

Ed effettivamente il mollificio Egli di potenziale da sfruttare ne aveva ancora. Ad esempio: in fabbrica c’era sempre un grande portone aperto per consentire l’entrata e l’uscita degli autocarri che consegnavano o ritiravano merci e materiali. Ma questo, soprattutto in inverno, esponeva al gelo il personale nel capannone e causava costi di riscaldamento del tutto superflui. Il consulente PEIK aveva consigliato a Geu di installare una parete divisoria per creare una zona di carico e scarico. Inoltre aveva individuato la possibilità di sfruttare meglio l’impianto per il recupero di calore, soprattutto nelle giornate più calde: utilizzandolo durante la notte, l’aria rinfrescata avrebbe consentito di abbassare di parecchi gradi la temperatura nel capannone, rendendo superfluo un sistema di climatizzazione. «Da soli non saremmo arrivati all’idea di usare l’impianto per rinfrescare durante l’estate», afferma Geu. «L’assistenza di un tecnico terzo è estremamente utile per ottimizzare l’esistente ed elaborare un piano integrato, grazie alle competenze in materia di nuove tecnologie e impianti».

Il fotovoltaico come vantaggio competitivo

Altro intervento di ottimizzazione realizzato dal mollificio Egli nell’estate del 2022 è stato la realizzazione di un impianto fotovoltaico. «Posizionato su 3200 metri quadrati di coperto, il nuovo impianto coprirà l’intero fabbisogno annuo di energia elettrica», spiega Geu. Un investimento importante, ma ne vale la pena. «Se i prezzi energetici resteranno a questi livelli, l’impianto si ripagherà in circa otto o nove anni», dichiara Geu. Ma l’investimento è prezioso anche per altri motivi: «Da un lato la sostenibilità è sempre più un valore di mercato, a cui i clienti sono sensibili. E producendo autonomamente la nostra energia, i nostri prezzi hanno avuto un aumento molto moderato rispetto alla concorrenza, dandoci un vantaggio competitivo». Per questo non tarderanno ulteriori misure: ad esempio Roman Geu prevede una flotta aziendale elettrica per sfruttare direttamente l’energia prodotta in eccesso. Ma anche una cosa che gli sta particolarmente a cuore: «Abbiamo uno scheletro nell’armadio: un riscaldamento a gas che desideriamo sostituire quanto prima, anche per dare il nostro contributo alla svolta energetica». 

Le ditte

Dal 2016 Marianne e Andreas Brechbühl gestiscono il Café Plaza di Cham, impiegando da quattro a sei dipendenti. Nel fabbricato sulla Kirchenplatz, risalente al 1903, i genitori dell’attuale titolare avevano un forno con bar annesso. Oltre al miglior caffè della città, l’esercizio è noto per dolci e crostate fatti in casa, oltre che per la cordialità dell’accoglienza.

Lo Schloss-Garage è la maggiore concessionaria Alfa Romeo e Abarth in Svizzera ed è rivenditore autorizzato Fiat per l’area Winterthur / Cantone Turgovia. L’azienda a conduzione familiare, che con l’attuale direttore Christian Maier è giunta alla quarta generazione, ha due sedi e 33 dipendenti.

Egli Federnfabrik AG produce molle tecniche a filo e a nastro di altissima qualità, rifinite con tecnologia laser. Fondata nel 1961, l'azienda produce in serie per tutti i settori industriali e artigianali ed è prevalentemente orientata al mercato svizzero. Con sede a Volketswil, conta 33 dipendenti.

L’esperto

Raffael Schiess è responsabile del settore Efficienza energetica e sistema edificio-impianto presso energiebüro ag di Zurigo. L’azienda indipendente è specializzata su centrali solari, idroelettrico ed efficienza energetica. Circa 20 tecnici forniscono un servizio completo che va dalla consulenza sull’attuazione al controllo qualità.

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