La perdita del passaporto o della carta d’identità all’estero può trasformare rapidamente una vacanza da sogno in un’estenuante gimkana amministrativa. Lo ha dovuto imparare, a proprie spese, anche Lea B. di Winterthur: durante un viaggio dalla Svizzera a Lisbona, Marrakech e ritorno, alla studentessa è stato rubato il passaporto. Ma, nonostante il grave imprevisto, la ragazza non si è fatta rovinare le vacanze.
Sole del mattino, brezza marina e profumo di fiori d’arancio: ecco come immaginava Lea la sua vacanza in Portogallo. Si gode l’ultimo boccone del suo pastel de nata e chiede il conto. Ma, quando fa per cercare la borsa, ha un tuffo al cuore: «Avevo appoggiato la borsa sul pavimento di fianco a me e quando ho allungato la mano per prenderla e pagare era sparita con portafoglio e passaporto. Per fortuna sono riuscita a pagare la consumazione al bar con Apple Pay e a bloccare le carte di credito con l’app di eBanking, ma come facevo ad andare a Marrakech il giorno dopo senza documento?»
Lea sa bene che non c’è tempo da perdere e si reca di corsa al più vicino posto di polizia. Senza denuncia di smarrimento, infatti, non c’è un passaporto sostitutivo. E senza passaporto sostitutivo non è possibile proseguire per il Marocco. In altre parole: ciao vacanze! La stazione di polizia è piena di gente, tutti parlano in modo confuso, Lea non capisce una parola. «Con il mio portoghese indecente, a gesti, con movimenti e Google Translate ho cercato di spiegare cosa era successo. Alla fine sono riuscita a lasciare il posto di polizia con una denuncia di smarrimento in mano».
I cittadini svizzeri hanno il diritto di entrare in Svizzera. Devono tuttavia essere in grado di dimostrare o rendere attendibile la propria cittadinanza alla frontiera. A tal fine, è possibile produrre una fotocopia del passaporto, della carta d’identità o di qualsiasi altro documento che attesti la nazionalità, come la patente di guida.
Ma attenzione: da fuori Europa è possibile rientrare in Svizzera solo con un documento di viaggio valido. Con una fotocopia di solito non si supera il controllo passaporti in aeroporto. All’interno dell’UE e dell’area Schengen, la carta d’identità è sufficiente e le compagnie aeree possono decidere autonomamente se effettuare o meno un controllo.
Con la denuncia di smarrimento il primo passo è compiuto, ma manca ancora il passaporto di emergenza. Lea prende il cellulare e cerca l’ambasciata più vicina. Un barlume di speranza, fino a quando non vede gli orari: «Mi si è gelato il sangue: ambasciata chiusa il venerdì pomeriggio. Fine settimana pure. E adesso cosa faccio?»
No, nella maggior parte dei casi no. Il passaporto di emergenza deve essere richiesto all’ambasciata o al consolato. Alcuni grandi aeroporti internazionali – come ad esempio Zurigo o Monaco – offrono soluzioni di emergenza in collaborazione con consolati o polizia. Tuttavia queste non valgono per l’ingresso in tutti i paesi; e anche le compagnie aeree possono negare il trasporto ai passeggeri in possesso di un passaporto provvisorio.
Lea fa un bel respiro e decide di tornare in hotel. Mentre cammina per le strade arriva il pensiero che la salva: l’assicurazione viaggi di AXA! Esiste proprio per queste emergenze!
Arrivata in albergo, chiama subito la hotline di AXA e spiega la sua situazione. Il viaggio dura complessivamente tre settimane: ha trascorso la prima settimana a Lisbona, da dove sabato mattina voleva prendere il volo per Marrakech e passare lì le altre due settimane prima di tornare in Svizzera. Ma venerdì ha perso il passaporto e non può proseguire il viaggio senza un documento di viaggio valido. Invece di andare a Marrakech, deve passare il fine settimana a Lisbona.
«L’addetta che ha risposto alla chiamata è stata molto gentile. Mi ha ascoltato pazientemente e mi ha spiegato i passi successivi»
«Quando l’addetta dell’Assistenza sinistri di AXA ha detto: ’Nessun problema, ce ne occupiamo noi’, avrei fatto salti di gioia. Senza l’assicurazione viaggi AXA, avrei dovuto accollarmi le spese di cambio volo e dell’albergo»
Lunedì mattina alle 8:50 Lea è davanti all’ambasciata svizzera, gli uffici aprono alle 9. Innanzitutto occorre verificare la sua identità. Fortunatamente Lea ha salvato una copia del passaporto sul cellulare, il che velocizza notevolmente il processo. I funzionari verificano i dati e confermano la sua identità. Successivamente presenta la richiesta ufficiale per il passaporto di emergenza. Il funzionario le spiega che, in caso di urgenza, il documento può essere rilasciato il giorno stesso. Che fortuna! «Quando finalmente ho avuto il documento sostitutivo, è stato un vero sollievo. La medina, il suk delle spezie, il Jardin Majorelle e il delizioso tè alla menta: ho potuto godermi Marrakech in tutto il suo splendore!».