Il pensionamento segna una svolta importante nella vita, soprattutto per le donne. Spesso infatti le donne, per effetto dei doveri di educazione e accudimento dei figli, hanno lacune nella loro carriera professionale, che si ripercuotono sulla loro rendita di vecchiaia.
Il passaggio dalla vita lavorativa alla pensione comporta cambiamenti sia finanziari che sociali. In Svizzera esistono regolamentazioni e peculiarità specifiche di cui le donne dovrebbero tenere conto nella pianificazione del pensionamento e che consentono loro di passare nel migliore dei modi alla fase della pensione.
Fino al 2024 l’età pensionabile stabilita dalla legge per le donne era di 64 anni, mentre quella per gli uomini era di 65 anni. Ciò significa che in generale le donne a partire dal 64° anno d’età avevano pieno diritto alla rendita dell’Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS). Dal 2024 anche per loro vale tuttavia il limite dei 65 anni – e questo con importanti disposizioni transitorie.
Il sistema previdenziale in Svizzera viene adeguato regolarmente per garantirne la stabilità finanziaria e tenere conto dei cambiamenti demografici. Una delle riforme più importanti degli ultimi tempi è la riforma AVS 21, approvata dal Parlamento nel 2022 e in vigore dal 2024. La riforma prevede un innalzamento progressivo a 65 anni dell’età pensionabile per le donne. Scopo di questo adeguamento è promuovere la parità tra uomo e donna e stabilizzare l’AVS sotto il profilo finanziario.
L’età di riferimento è un termine centrale nel sistema pensionistico svizzero. Per le donne è attualmente di 65 anni. Tale età funge da base per il calcolo della rendita di vecchiaia. Un pensionamento anticipato prima di tale età di riferimento è possibile, ma comporta una riduzione della rendita al fine di compensare la durata di riscossione più lunga.
Le donne nate entro il 1960 (compreso) possono andare in pensione regolarmente a 64 anni. Per le donne prossime all’età pensionabile la riforma sarà attuata gradualmente:
Queste regolamentazioni sono accompagnate da ulteriori disposizioni che riguardano le persone delle annate dal 1961 al 1970. Per le donne nate in questi anni sono previste misure compensative, in quanto possono essere penalizzate dall’età di pensionamento successiva.
In caso di prelievo anticipato della rendita, ad esempio, le riduzioni sarebbero minori e scaglionate in base al reddito. Chi non riscuote la pensione anticipatamente, bensì lavora fino all’età pensionabile ordinaria percepisce invece un supplemento che, a seconda del reddito, ammonta a un massimo di CHF 160 al mese.
In Svizzera non esiste alcuna legge che prescriva l’obbligo di lavorare fino all’età di 70 anni. Esistono tuttavia opzioni per permettono di lavorare più a lungo:
L’ammontare della rendita AVS è determinato da diversi fattori:
Con la stima di rendita online della Cassa svizzera di compensazione gli assicurati possono calcolare online una stima della loro rendita di vecchiaia.
Il pensionamento per le donne a partire dai 65 anni influisce sulla pianificazione della vita. In Svizzera è tuttavia possibile percepire anticipatamente la rendita AVS se non si desidera lavorare fino a 65 anni.
Qualora intendiate andare in pensione anticipatamente, dovreste considerare prima le possibili conseguenze finanziarie. Da un lato, è possibile percepire la pensione solo a partire dai 63 anni di età (per le generazioni di transizione dai 62 anni).
Dall’altro, vengono applicate riduzioni sulla rendita AVS per ogni anno di pensionamento che precede l’età di pensionamento legale. Tali riduzioni ammontano al 6,8% per ogni anno anticipato.
Le donne dovrebbero prendere in considerazione la previdenza privata per rafforzare la loro sicurezza finanziaria dopo il pensionamento. Il pilastro 3a è una forma di previdenza facoltativa sviluppata appositamente per integrare la previdenza statale e professionale. Un notevole vantaggio del pilastro 3a è rappresentato dagli incentivi fiscali: I contributi possono essere dedotti dal reddito imponibile, consentendo così un risparmio fiscale diretto.
Le prestazioni complementari (PC) sono rilevanti per le donne con una rendita AVS bassa, al fine di garantire lo standard di vita minimo. Hanno diritto alle prestazioni le donne domiciliate in Svizzera che percepiscono una rendita AVS o AI. L’ammontare delle PC viene calcolato dalla differenza tra le spese riconosciute (ad es. canoni di locazione, premi della cassa malati e spese relative al costo della vita) e il reddito computabile (ad es. rendita AVS e patrimonio).