Salute

Piccola puntura, grande irritazione

Foto: Keystone-SDA
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Ogni anno vengono notificate ad AXA circa 1000-2000 punture di zecche. È consigliata particolare prudenza soprattutto da maggio a luglio, dato che due terzi dei casi si verificano proprio in questo periodo. Tuttavia, adottando alcune precauzioni, il rischio può essere ridotto. 

Per quanto belli, i mesi primaverili ed estivi presentano anche svantaggi, tra cui figurano anche le zecche, piccoli aracnidi che nonostante la taglia possono costituire una minaccia durante le nostre spensierate passeggiate nel bosco. Con la loro puntura, spesso chiamata «morso», possono causare addirittura malattie come la borreliosi e la pericolosa meningoencefalite primaverile-estiva (meningite), dalla quale è però possibile proteggersi con un vaccino. L’ufficio federale della sanità pubblica raccomanda la vaccinazione a livello svizzero (salvo nei Cantoni di Ginevra e Ticino) a tutta la popolazione adulta e ai bambini dai 6 anni in su.

Numero dei casi variabile

Il numero dei casi di malattia dovuti a zecche può variare sensibilmente sia nell’arco di una stagione che di anno in anno. Negli ultimi anni gli episodi notificati ad AXA si sono aggirati tra i 1000 e i 2000 all’anno, di cui due terzi nei mesi tra maggio e luglio. La forte oscillazione annuale delle segnalazioni di punture, e quindi anche delle relative malattie, dipende tra l’altro da fattori meteorologici.

Infortunio, non malattia

A seconda del decorso della malattia, il costo del trattamento terapeutico imputabile alla puntura di una zecca oscilla tra alcune centinaia di franchi e importi a sei cifre. Per i dipendenti, queste spese di cura sono coperte perlopiù dall'assicurazione infortuni obbligatoria, poiché sotto il profilo attuariale le punture di zecche sono considerate infortuni, al pari dei morsi di ragno, delle punture di api, vespe e calabroni – mentre le punture di zanzara non lo sono. «Secondo la giurisprudenza, per effetto della quotidianità le punture di zanzara difettano del fattore esterno straordinario, determinante per la definizione di infortunio», è questa la piccola ma decisiva differenza, spiega Fabienne Montandon, responsabile Prestazioni infortunio.

È importante sapere che i problemi di salute a seguito di punture di zecche o di insetti possono essere variati e generici, rendendo spesso difficile stabilire nella pratica se sono effettivamente da ricondurre a questi incontri troppo ravvicinati. Ne consegue che in alcuni casi diventino necessari lunghi e complessi accertamenti. Comunque sia, passeggiando nei boschi in primavera ed estate è assolutamente opportuno adottare delle precauzioni.

Come ci si difende dai morsi delle zecche

  • Indossate indumenti chiari e lunghi
  • Possibilmente inserite i bordi dei pantaloni nei calzini e la maglia o la camicia nei pantaloni
  • Prima dell'escursione, applicate sulle parti scoperte del corpo un prodotto repellente
  • Al rientro dall’escursione, effettuate un controllo accurato di tutto il corpo per individuare eventuali zecche. Se ne scoprite una, rimuovetela subito con cura
  • Evitate arbusti e sterpaglie

Se nonostante le precauzioni la puntura arriva comunque, dove possibile occorre agire con una pinzetta generica o specifica per le zecche. Non si deve schiacciare l’insetto né estrarlo violentemente dalla cute, ma procedere con delicatezza e in modo controllato. Sebbene nella prevalenza dei casi le ferite da punture guariscano spontaneamente, la zona colpita andrebbe tenuta sotto attento controllo. In caso di infiammazioni o arrossamenti è consigliabile in ogni caso una visita medica; anche l'insorgere di sintomi simil-influenzali poco dopo la puntura sono un segnale di allarme. La visita medica e tutti gli altri costi per le cure sono a carico dell'assicurazione infortuni.

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