Un’oasi di pace e relax: è così che molti immaginano la propria casa. Ma cosa fare se dei forti rumori penetrano attraverso le pareti disturbando il silenzio desiderato? L’inquinamento acustico può rapidamente trasformarsi in un problema quotidiano da non sottovalutare.
In Svizzera per rumori molesti si intende qualsiasi tipo di disturbo della quiete e di rumori (forti) che possono disturbare soggettivamente gli altri e che pregiudicano il benessere generale. Sia i vicini che fattori esterni come il traffico, i lavori di costruzione o le attività commerciali possono causare rumore. Il fatto che un rumore molesto sia considerato accettabile o inaccettabile dipende tra l’altro dal volume, dalla durata, dalla frequenza e dal momento del rumore.
In Svizzera un disturbo della quiete inizia generalmente con livelli sonori che si verificano durante gli orari di riposo e sono nettamente superiori ai livelli abituali. Il riposo notturno viene solitamente definito dalle 22:00 alle 7:00 del mattino, anche se le regole locali possono variare.
L’inquinamento acustico rappresenta sotto diversi punti di vista una fonte di stress. Per questo motivo la legislazione svizzera disciplina la fattispecie attraverso una serie di leggi e ordinanze a livello nazionale e cantonale, nonché attraverso regolamenti comunali. Tra le principali basi legali si annoverano ad esempio:
Ai fini della valutazione dell’inaccettabilità di un inquinamento acustico si tiene conto anche di specifici valori limite di rumore. Questi sono spesso espressi in decibel (dB). A partire da quanti decibel inizia l’inquinamento acustico? Ciò varia a seconda della zona residenziale e dell’ora del giorno.
Queste leggi e ordinanze mirano a mantenere l’equilibrio tra il diritto al riposo e le normali attività quotidiane e sociali. Per questo motivo in Svizzera l’inquinamento acustico può essere punito se è intenzionale e disturba l’ordine pubblico o pregiudica in misura considerevole il benessere generale. Ciò può verificarsi in caso di forte rumore durante le ore notturne o in altri orari di riposo, superando nettamente i livelli normali. In questa categoria rientra anche la produzione continua di rumore, malgrado le sollecitazioni o gli ammonimenti delle autorità. Se i rumori molesti superano i valori limite stabiliti dalla legge e vengono quindi considerati effetti nocivi o molesti, anche questo può comportare conseguenze penali. Ciò vale in particolare per i casi in cui il rumore danneggia l’ambiente o la salute umana.
La polizia o le autorità locali sono di norma i primi interlocutori in caso di reclami. L’ideale è cercare di giungere a una soluzione attraverso un colloquio e una mediazione. In caso di rumori penalmente rilevanti, solitamente la polizia o le autorità competenti ammoniscono per primo chi li ha provocati. Nel caso in cui non venga apportato alcun miglioramento o le circostanze siano particolarmente gravi, può essere effettuata una denuncia formale. Le autorità competenti possono quindi avviare un procedimento penale.
Nel migliore dei casi, naturalmente, non si arriva a tanto. Se vi sentite infastiditi dal rumore, per affrontare la situazione, potete adottare diverse misure, possibilmente in grado di evitare l’escalation.
Spesso chi produce rumore non si rende conto di disturbare gli altri. Un colloquio amichevole può risolvere molti problemi in modo rapido e semplice.
Informatevi sugli orari di riposo locali nel vostro comune. Eventualmente, avvisate coloro che causano rumore di rispettare gli orari e attenetevi sistematicamente alle prescrizioni.
Prendete nota dei rumori e annotate tipologia, durata e intensità degli stessi. Ciò può servire come prova nel caso in cui dobbiate avviare un’azione legale.
Se vivete in un appartamento in affitto e altri inquilini causano rumori, informate il vostro locatore in merito al problema, che ha l’obbligo legale di adottare misure correttive.
Prendete in considerazione la possibilità di stipulare un’assicurazione di protezione giuridica che intervenga in caso di rumori molesti e, se necessario, richiedete un consiglio legale.
Il rumore è particolarmente forte o si verifica al di fuori degli orari consentiti e le conversazioni non hanno sortito alcun effetto? Non esitate a contattare la polizia! Nell’ambito di una procedura legale, un rapporto di polizia può servire anche come mezzo probatorio.
Cogliete l’opportunità di risolvere i conflitti ricorrendo agli uffici di mediazione, che offrono un supporto professionale per mediare tra le parti.
Investite in misure di isolamento acustico e sonoro: ad esempio finestre insonorizzate o ulteriore isolamento delle pareti.
Tra vicini i rumori molesti sono effettivamente il principale argomento di controversia: in un sondaggio condotto nel 2019 sul tema dei conflitti di vicinato, la metà degli svizzeri intervistati ha dichiarato di essere maggiormente infastidita dal rumore proveniente dai vicini. Se anche il livello di rumore delle zone residenziali circostanti rappresenta per voi un problema, potete procedere come descritto nel capitolo precedente e inoltre informarvi sul diritto di vicinato vigente. Tenete tuttavia presente che è importante salvaguardare il più possibile la quiete condominiale o tra il vicinato. Cercate perciò – se necessario anche più volte – in un momento di calma il dialogo con i vicini che causano rumore. A volte un’altra conversazione, magari coinvolgendo una terza persona neutrale, può indurre gli altri a riflettere.
A proposito di terza persona: contattate la vostra locatrice o il vostro locatore per iscritto e illustrate la situazione. Indicate dettagli, ad esempio se il rumore emesso dai vicini avviene di giorno o durante il riposo notturno. Se in una casa plurifamiliare l’amministrazione immobiliare è responsabile dell’ordine, è necessario informare anche quest’ultima del continuo inquinamento acustico. Se tutte le altre misure non hanno successo, potete valutare l’opportunità di adire le vie legali. A tale scopo è necessario rivolgersi alla consulenza giuridica. Puntate, inoltre, sulla prevenzione: informate per tempo i nuovi vicini in merito alla sensibilità ai rumori e agli orari di riposo previsti, in modo da evitare che insorgano problemi.