In hotel, al supermercato o a casa comodamente seduti sul divano a fare shopping online: basta estrarre la carta di credito e prontamente il viaggio, gli acquisti o le nuove sneaker sono pagate. Le carte di credito sono pratiche e comode, non c’è dubbio. Ma sfortunatamente non sono mai sicure al cento per cento e più si usano più aumenta il numero degli abusi che se ne fanno.
Katrin Sprenger della start-up Silenccio e Isabelle Näf, avvocata presso AXA-ARAG, sanno consigliarvi come prevenire una frode con carta di credito. E vi dicono cosa dovreste fare se cadete vittime di un uso abusivo della carta di credito.
Nella frode con carta di credito i dati della carta vengono rubati o falsificati e utilizzati abusivamente per acquisti illeciti. L’uso abusivo di carte di credito in Internet è comparabile al furto della carta di credito fisica. Si distinguono le seguenti tre tipologie di frode con carta di credito:
1. Furto della carta di credito
Se un truffatore vi sottrae la vostra carta fisica, può utilizzarla subito per pagare i suoi acquisti in negozi e shop online.
2. Furto elettronico di dati
Per fare acquisti negli shop online o una prenotazione online, ai cybercriminali bastano il numero della carta, il nome del titolare e la cifra di controllo.
3. Furto di dati presso società di carte di credito e shop online
Truffatori online e hacker riescono puntualmente e in grande stile a sottrarre da negozi online o catene alberghiere prestigiosi i dati delle carte di credito dei clienti.
Non ci sarà mai una sicurezza assoluta nei pagamenti con carta di credito – né nei negozi e punti vendita né tantomeno in Internet. Esistono alcune alternative: l’acquisto su fattura, il pagamento anticipato o il pagamento attraverso un servizio come Twint o PayPal. Al tempo stesso la comodità dei pagamenti con carta di credito è innegabile, per cui è tanto più importante essere consapevoli dei potenziali rischi che li accompagnano.
Servizi di pagamento come PayPal o Twint offrono il vantaggio che questi sistemi sono rivolti esclusivamente al pagamento e i provider investono molto tempo e denaro per rendere quanto più sicuro possibile il rispettivo servizio. Di conseguenza, lo standard di sicurezza è elevato. Viceversa, se pago in un piccolo negozio di nicchia che accetta «anche» pagamenti con carta di credito, in quanto cliente devo confidare che il gestore del negozio curi la manutenzione del suo sistema in modo da garantire la sicurezza. Un altro vantaggio da non sottovalutare dei servizi di pagamento come PayPal è dato dalla protezione dell’acquirente offerta, tant’è vero che in caso di abuso, oltre alla società di carte di credito il cliente dispone di un’altra istanza che interviene in caso di problemi.
Certamente. Nei limiti del possibile si dovrebbe adottare la cosiddetta autenticazione a due fattori. Questo vale sia per il pagamento, sia per il login. L’identificazione aggiuntiva dell’utente con la seconda componente accresce sensibilmente la sicurezza.
La domanda non dovrebbe mai essere «Quanto spesso devo cambiare password?», bensì «Quanto è sicura la mia password?». La qualità di una password è definita dal tempo che occorre per hackerarla. Se la password è abbastanza sicura, è sufficiente cambiarla ogni sei-otto settimane. Oggi nel creare un account numerosi dispositivi propongono password estremamente sicure, aumentando così la sicurezza dei dati di login.
Spesse volte i possessori di carte di credito si accorgono del furto di dati solo dopo settimane o persino mesi, perché non controllano regolarmente gli addebiti. In numerosi casi è poi troppo tardi per denunciare l’abuso della carta. Banche e società di carte di credito sono tenute a rimborsare il danno pecuniario solo se il reclamo è sporto entro il termine fissato dalla società di carte di credito.
Se si nota che la carta di credito è stata rubata o usata illecitamente, occorre mantenere la calma e adottare senza indugio i seguenti provvedimenti al fine di prevenire danni più ingenti. Al riguardo, è irrilevante che si sia stati vittime di un «autentico» furto – ad esempio se vi hanno sottratto il portafoglio – o se truffatori online hanno carpito i dati della vostra carta di credito.
In linea generale vi sono buone possibilità che la banca o la società di carte di credito si faccia carico dei danni imputabili all’abuso della carta, a condizione tuttavia che abbiate ottemperato al vostro obbligo di diligenza. In altre parole, che non abbiate custodito il codice PIN vicino alla carta o che le cifre fossero adeguatamente occultate nel digitare il codice.
Nell’obbligo di diligenza rientra anche il controllo regolare del conteggio e la segnalazione in tempo utile dei problemi.
Per le controversie esiste l’ombudsman delle banche, che consiglia i titolari di carte di credito ad esempio se nello specifico conviene lottare per una somma di denaro perduta.
Se notate transazioni sospette o palesemente abusive sul vostro conteggio, fareste bene a bloccare subito la carta. Presso la maggior parte dei provider è un’operazione che si può compiere molto semplicemente via computer, cellulare o chiamando una hotline telefonica.
In una seconda fase dovreste contestare gli importi o le prenotazioni sospetti e presentare opposizione. I relativi moduli sono reperibili sul sito web del provider, della banca o della società di carte di credito. L’opposizione deve essere presentata per scritto e firmata, una telefonata non è sufficiente. In linea generale avete 30 giorni di tempo per farlo. Se lasciate trascorrere infruttuosamente questo termine, alla fine dovrete eventualmente farvi carico del danno.
Come ultimo passo dovreste denunciare i truffatori online alla polizia – una denuncia è spesse volte necessaria anche come prova per la banca o l’istituto che ha emesso la carta di credito.
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