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Questi sono argomenti tabù nella previdenza
17.12.2025
Separazione e divorzio e le relative implicazioni finanziarie: dal nuovo Monitor sulla previdenza di AXA emerge che due terzi delle coppie non ne parlano. Nel caso delle famiglie si evidenzia che anche le lacune previdenziali dovute all’accudimento dei figli non vengono quasi mai tematizzate. In generale, non si è affatto riluttanti a parlare di previdenza per la vecchiaia, solo che quasi una persona su due dichiara di sentirsi sopraffatta dall'argomento.
Come rilevato dal Monitor sulla previdenza di AXA, le coppie evitano di parlare delle conseguenze finanziarie di una separazione o di un divorzio. Solo un terzo (32%) delle persone intervistate che vive in coppia ne ha parlato. Più spesso si discute della copertura in caso di decesso (63%) o della previdenza per la vecchiaia (78%), anche se circa la metà degli intervistati dichiara di considerare quest'ultimo argomento molto complesso.
Figura 1: Temi discussi con la/il partner
La dichiarazione d’imposta è particolarmente impopolare
Circa un quarto delle persone intervistate che esercitano un’attività lucrativa rimanda la pianificazione della previdenza per la vecchiaia. Tuttavia, questo la colloca solo nella fascia media degli argomenti sgradevoli. «Sono decisamente meno apprezzati i trattamenti medici», afferma Michael Herrmann, responsabile dell’istituto di ricerca Sotomo. Il 31 per cento delle persone intervistate dichiara di rimandare le visite mediche di prevenzione e il 37 per cento rinvia la visita dal dentista o dall’igienista dentale. In testa alla classifica troviamo la dichiarazione d’imposta: nel suo caso è ben il 39% a posticiparne la compilazione.
Figura 2: Argomenti rinviati
Conseguenze del part-time e dell’accudimento dei figli: è una minoranza ad approfondire l’argomento
Secondo il sondaggio, il tema meno rinviato è la pianificazione familiare. Spesso strettamente correlati sono il lavoro a tempo parziale e l’accudimento dei figli, che hanno notevoli ripercussioni sulla protezione finanziaria e sulla previdenza per la vecchiaia. Ma di questo si parla molto poco. Solo il 23% dei genitori dichiara di aver approfondito l’argomento, mentre tre quarti (77%) non hanno discusso affatto o solo in modo superficiale delle possibili ripercussioni su di essi. E questo nonostante il 62 per cento dei genitori di figli minorenni consideri rilevante l’impatto dell’accudimento sulla propria previdenza finanziaria per la vecchiaia.
Figura 3: Discussione sulla previdenza per la vecchiaia in famiglia
Le madri si preoccupano delle lacune previdenziali dovute al part-time, i padri del tenore di vita nella vecchiaia
Sono in particolare le madri di figli minorenni (44%) a essere preoccupate per via delle lacune previdenziali, sia perché hanno ridotto il proprio grado di occupazione per accudire i figli o perché hanno temporaneamente abbandonato del tutto la vita professionale. Per contro, solo un quinto (21%) dei padri di figli minorenni è preoccupato per la propria previdenza, temendo, piuttosto, di non riuscire a mantenere il tenore di vita abituale in vecchiaia (53%). Questa preoccupazione è condivisa anche dalla metà degli uomini (50%) e delle donne (53%) senza figli. Per quanto riguarda la possibilità di lasciare qualcosa in eredità ai figli, la questione preoccupa le madri di figli maggiorenni (22%) decisamente di più rispetto ai padri (12%).
Figura 4: Sfide personali riguardo alla previdenza per la vecchiaia
Quando l’amore si spezza
Cosa comporta la rottura di una rapporto da un punto di vista finanziario? Dallo studio emerge che lo sa soltanto la metà delle persone intervistate che vivono in una relazione (55%). «Questo dato è preoccupante, poiché la metà degli intervistati ritiene che una separazione avrebbe un impatto negativo sulle proprie finanze», afferma Michael Herrmann di Sotomo.
Figura 5: Conoscenze sulla copertura finanziaria in caso di separazione
Divorzio (in)giusto
Secondo l’Ufficio federale di statistica, il 40 per cento dei matrimoni non solo finisce con una separazione, ma anche con un divorzio effettivo. Tra le persone divorziate intervistate, più della metà (55%) ha ritenuto che l'accordo finanziario raggiunto al momento del proprio divorzio fosse piuttosto equo o molto equo. Una quota non indifferente, pari al 41 per cento, ritiene di essere trattata in modo piuttosto iniquo o molto iniquo. Mentre il 58 per cento delle donne divorziate giudica equa la regolamentazione finanziaria, per gli uomini la quota scende al 49 per cento. Quando sono coinvolti figli, i pagamenti di alimenti sono molto spesso fonte di insoddisfazione (41%). Circa un terzo (32%) ritiene ingiusto il modo in cui il lavoro di accudimento è stato considerato o meno. E circa un quarto (24%) giudica ingiusta la suddivisione dell’avere di vecchiaia.
Un quinto delle famiglie non usufruisce di un’ulteriore protezione finanziaria
Quasi due terzi (61%) dei genitori con figli minorenni hanno investito nella previdenza privata per la vecchiaia, mentre una persona su tre (30%) ha stipulato un’assicurazione sulla vita. Quasi altrettanti (28%) hanno dei risparmi da parte per le emergenze. Tuttavia, solo un quinto (20%) dei genitori con figli minorenni ha regolato l’affidamento e l’accudimento dei figli in caso di decesso o di grave malattia. «Ciò che colpisce è che il 19 per cento, ovvero quasi un genitore su cinque con figli minorenni, non ha adottato misure aggiuntive per garantire la sicurezza finanziaria della propria famiglia», afferma Niklas Elser, responsabile Previdenza di AXA.
Figura 6: Misure di protezione finanziaria per le famiglie
Oltre un terzo delle madri si sente mal tutelato in caso di decesso del partner
Una madre su quattro (25%) e quasi un padre su due (42%) si sentono invece ben tutelati qualora dovesse venire a mancare il proprio partner. Il 31 per cento reputa che la copertura sia sufficiente e circa un quarto (27%) non si sente sufficientemente tutelato. Nel complesso i padri valutano la propria protezione finanziaria in modo migliore rispetto alle madri che, con una percentuale di oltre un terzo (36%) dichiarano di non sentirsi adeguatamente tutelate in caso di decesso dell’altro genitore.
Figura 7: Copertura finanziaria in caso di decesso in famiglia
I padri si occupano dell’accudimento dei figli, le madri delle finanze
In caso di decesso di uno dei genitori, i genitori di figli minorenni vedono la sfida maggiore nell’organizzazione della vita quotidiana (59%), concretamente nell’accudimento dei figli (55%) e nella conciliabilità tra lavoro e famiglia (58%). Le donne si preoccupano per le finanze molto più spesso (60%) degli uomini (28%), mentre questi ultimi considerano più problematico l’accudimento dei figli (63%) rispetto alle donne (46%).
Monitor sulla previdenza
Il Monitor sulla previdenza di AXA è stato svolto da Sotomo. Si basa su un sondaggio online condotto su 1604 persone e i risultati sono rappresentativi della popolazione linguisticamente integrata della Svizzera tedesca e francese.
Informazioni su AXA
Circa due milioni di clienti in Svizzera si avvalgono delle competenze di AXA per le assicurazioni di persone, cose, responsabilità civile, protezione giuridica e sulla vita come pure per la prevenzione e promozione della salute e per la previdenza professionale. Grazie a prodotti e servizi innovativi negli ambiti di mobilità, salute, previdenza e imprenditoria, nonché in virtù di processi digitali semplici, AXA è al fianco della clientela in veste di partner e, attraverso la promessa di marchio «Know You Can», la incoraggia a credere in sé stessi anche in situazioni difficili. È questo l’obiettivo a cui lavorano quotidianamente circa 4600 collaboratrici e collaboratori e 3000 colleghe e colleghi della Vendita. Con oltre 340 succursali, AXA dispone della rete di distribuzione più ampia e capillare del settore assicurativo in Svizzera. AXA Svizzera fa parte del Gruppo AXA e nel 2024 ha conseguito un volume d’affari pari a CHF 6,2 miliardi.